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Il "Sole a strisce" è un romanzo che prende il via dall'esperienza di una psicologa, chiamata a svolgere la sua attività in una casa circondariale. L'intento del libro è di provare a sfatare alcuni stereotipi e pregiudizi che ruotano intorno al carcere e ai suoi ospiti. Pregiudizi e stereotipi che fanno parte di un certo tipo di cultura "all'italiana", talvolta facilona ma tagliente, capace di oltrepassare anche la corazza più robusta di quella parte della società che è stata messa da parte, per i motivi più vari, nel vano tentativo di migliorarla. Vano, come si vedrà, perché il più delle volte il carcere non riabilita, anzi, non solo fallisce nel suo intento, ma accresce la rabbia, spegnendo ogni flebile entusiasmo verso la vita e verso qualsiasi prospettiva di cambiamento. La trama si snoda lungo un percorso in cui la vita della protagonista spesso s'intreccia con quella dei suoi "pazienti", mettendo in risalto le fragilità che spesso si nascondono dietro il lavoro di una psicologa. Emergerà un nuovo tipo di "dipendenza", fino a quel momento non considerato e peraltro paradossale, come quello del "carcere". Le storie narrate esprimono per lo più, un vissuto doloroso d'infanzia e adolescenza infelice, sconvolto dalla presenza di genitori violenti, ma anche assenti e noncuranti dei figli, e da un ambiente sociale respingente, di cui i protagonisti ne avvertono ancora la minaccia. È la stessa voce di uno dei protagonisti del libro a esprimere un vissuto familiare difficile: «Non riesco a piangere. Non ho pianto quando è morta mia madre, non ho pianto quando è scomparso mio padre. Non posso soffrire per chi non c'è mai stato». Il "Sole a strisce" vuole anche essere un monito per i ragazzi che si avvicinano alle droghe e che spesso lo fanno in modo superficiale, senza valutarne i rischi e i pericoli a cui si stanno esponendo. La lettura sarà anche motivo di stimolo per chi sta oltre quelle mura, ma che ogni giorno si perde la visione straordinaria di quel pezzetto di cielo che a molti è negato. Riuscirà la nostra psicologa a innescare il tanto agognato cambiamento? E soprattutto, riusciranno loro stessi a mettere la parola fine a tutto quello che finora non ha funzionato e ricominciare una nuova vita, per godersi finalmente un sole non più a strisce?